Politics, society

Eppure non doveva essere un’opera buffa

Dal 2018 al 2022 siamo stati spettatori di eventi inverosimili e metodi governativi quantomeno opinabili. Vediamone il riassunto.

1. Il Presidente della Repubblica rifiuta la nomina del Ministro dell’Economia.

2. Di Maio chiede l’impeachment di Mattarella.

3. L’Avvocato del Popolo (Avv.) giura fedeltà alla costituzione.

4. Di Maio si affaccia festante dal balcone di Palazzo Chigi come la Eva Peròn dei tempi migliori.

5. L’Avv. passa le slides mentre Salvini e Di Maio illustrano la legge di bilancio.

6. Salvini chiude i porti.

7. Di Maio sostiene i gilet gialli.

8. Macron ci chiama lebbrosi e ritira l’ambasciatore.

9. Salvini chiede i pieni poteri dalla pista del Papeete.

10. Renzi spinge il suo partito a creare un nuovo governo con l’Avv., ma poi si tira fuori da quello stesso partito per fondarne un altro da cui – adottando la strategia di essere opposizione in maggioranza – non fa altro che criticare il governo da lui stesso creato.

11. Salvini citofona.

12. L’Avv. si fa prendere dal panico e chiude il suo popolo in casa.

13. Le conferenze-show dell’Avv. diventano l’unica fonte ufficiale sicurissima per sapere se la Peppina può andare a comprare tutti gli ingredienti del suo caffé.

14. Non c’è còviddi. Liberi tutti.

15. Torna còviddi. Mettiamo i semafori.

16. Apro o non apro? Lo saprò solo a dipendere da quello che l’Avv., sentito il min. Speranza, sentiti l’ex-attore Ricciardi e l’Inappellabile Comitato Di Salute Pubblica, stabilisce 4 ore prima della scadenza del Dpcm.

17. Renzi decide che l’Avv. è inadatto e si sfila dalla sua stessa maggioranza.

18. Mattarella chiama Draghi.

19. Renzi festeggia perchè innescare una crisi di governo al buio è stato tutto merito suo.

20. Draghi dà del dittatore a Erdogan.

21. Draghi dispone che se non hai il vaccino sei inadatto a percepire qualsivoglia remunerazione da attività lavorativa, nonché ad avere una vita sociale.

22. Salvini si fa beffare da tutti e finisce col diventare promotore della rielezione di Mattarella (sì, quello che gli ha rifiutato il ministro di cui al punto 1).

23. Draghi manda armi e intelligence all’Ucraina.

24. L’inflazione si avvicina al 10%.

25. Di Maio realizza di essere vicino al limite dei due mandati e, lasciato il vestito glitterato di Eva, indossa la casacca cangiante dei responsabili à la Pierferdy.

26. L’Avv. non ci sta. In un disperato tentativo di riprendere consensi in casa propria, rispolvera il vestito glitterato e preme il pulsante rosso con scritto “Eject”.

27. Draghi si catapulta da Mattarella, il quale indice i comizi elettorali.

Questo teatrino irricevibile è spiegato da decenni di voto al meno peggio.

La cosa migliore sarebbe rappresentare l’astensione con una percentuale di sedie vuote proporzionale.

In mancanza di ciò, bisognerebbe scegliere ciò che è più compatibile senza temere il voto inutile. Altrimenti la democrazia la fanno i sondaggi, e nulla è destinato a migliorare.